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home - collaborazioni - "i quaderni dell'impostura"

I QUADERNI DELL'IMPOSTURA
Le immagini


Clicca sulle immagini per ingrandirle e leggere alcuni brani
copertina originale la foto "originale" di copertina volare è meno di essere
ma non ricordo come si faceva

(Mario Santagostini)
se io non brucio
e tu non ardi
se tutti e due non prenderemo fuoco
chi mai dissiperà le tenebre

(Nazim Hikmet)
chiedi al pensiero che tutto condona
qualche sollievo al male che dona

(Samuel Beckett)
l’anima sceglie i suoi compagni
e poi chiude la porta
la sua divina maggioranza
estranei non sopporta.

(Emily Dickinson)
c'era l'orgoglio di capire e poi la certezza di una svolta
come se capir la crisi voglia dire che la crisi è risolta

(Giorgio Gaber - Sandro Luporini)
prima di partire, un sonno
un sonno risonante di passi
tu l’odi misurare lontananze

(Paul Celan)
il viaggiatore pensieroso si attarda nelle partenze, indugia
fra le incertezze del cuore

(Giampiero Neri)

I QUADERNI DELL'IMPOSTURA
Riferimenti bibliografici
copertina I Quaderni dell'Impostura
di Alessandro Assiri.
Edizioni LietoColle - Faloppio (Como), giugno 2008.
ISBN 978-88-7848-399-6
Clicca sull'immagine per collegarti al sito di Lietocolle e leggere la presentazione e le recensioni dell'opera.

Sintesi della prefazione di Chiara De Luca:
"...[il volume] si presenta come una successione di frammenti a tratti aforistici, ...
traccia un percorso, un andare, per paradossi, slanci e arretramenti, al cuore dell’impostura, al cuore della scrittura.
Il linguaggio di Assiri è secco ed essenziale, ...
Ognuno di questi testi è concluso in sé eppure strettamente connesso agli altri, in un incedere dialogico di domande, risposte e smentite da cui nascono nuove domande. Assiri si pone in ascolto delle cose
Assiri tende a riconoscere nelle cose, nella loro immobilità, nel soffio che genera una parvenza di vita, la propria stessa
irresolutezza, il proprio stesso attendere, che si alimenta di sé, senza aspirare ad alcun compimento."


Sintesi della postfazione di Alberto Mori
"La finzione è dettato cardine dei Quaderni dell'impostura. Talvolta cercata come disillusione da sentire decomporsi nel corpo inane. Altrove esercizio di riflessione che cerca di evitare e di mettere in scacco cinismo ed egotismo, per indicare una forma nulla ed ascetica.
La scrittura di Assiri è un viaggio indescritto da paesaggi ed eventi.
È composto da ascolti spesso assordanti oppure da abbandoni in stazioni di stasi, ma c'è sempre, in ogni caso, un avanzamento paradossale: quello della volizione. Materia più sottile della volontà e disincantata, che nel suo caso, assume una sostanza etica del desiderio e lo stimola ad un auto da fè, dove restano dita senza prensione a giocherellare oppure membra dinoccolate nel gesto snervato delle parole.
I
Quaderni dell'impostura sono dunque questo andare per stimolazioni progressive, additive ad un’anima, la quale, pur udendo risuonare le lontananze di Paul Celan, va ancora ad addentrarsi nella propria voce notturna."