prima di partire, un sonno
un sonno risonante di passi
tu l'odi misurare lontananze
(Paul Celan)
...
Non sappiamo più attendere, credo sia una deformazione dell’immediatezza, ma ci allarma lo stare col fiato sospeso, alimenta la presunzione di potere avere risposte.
Non sono più lì dentro, sono già via, ho in bocca il sapore di una vacanza interrotta, di un ringraziamento frettoloso. Organizzo qualche miglioria e trovo la forza di scartare di lato, mi appoggio a una mania, a una nuova collezione. Descrivo.
Non in tutti i silenzi si cela la pace e di tutto ciò che ci è caro non abbiamo notizie.
... e quell'arrivar di fretta, l'ansia di anticipare la vita con una goffa frenesia. Un'apparente mobilità che m'illudo mi preservi dalla pace. Altrove dove mi congedo da questo carnevale e passeggio tra le nuvole e Morfeo.
Una sorta d'ingordigia caratterizza ogni appartenenza, una brama di possesso che soggiace all'illusione di tutto quello che pretendo come mio... e che strano turbamento questa avidità che spinge per ottenere, come un insaziabile delirio, di chi mendica carezze solo per potersi compiacere.
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A. Assiri
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