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Ho le mani vuote, ieri ho letto poco, così non ho niente da spiegarti e così si rischia di perdersi, perché vivi nel tempo che contraggo, nel dolore delle sillabe e in quello che non riesco a spandere. Poco più di niente e hai ragione, basterebbe carta e penna e tutte quelle verità, piccole, che raccontavo ad Anna. Non c’è niente di fertile in quelle stelle opache, solo gli istanti che passano come se tu fossi, tu che non sei perduta , ma soltanto imprevista...
A. Assiri
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